Software Traino e Spinta e Dinamometro
SOFTWARE TRAINO E SPINTA E DINAMOMETRO OSTOOLS POWER EDITION
Traino e Spinta e Dinamometro - Norma UNI ISO 11228 parte 2

SOFTWARE TRAINO E SPINTA E DINAMOMETRO

Durante le attività di traino o spinta la struttura muscolo-scheletrica deve esercitare una forza per iniziare, mantenere o variare il moto del carico che si movimenta. Questa forza, tipicamente, è esercitata dalle mani che utilizzano una apposita maniglia o supporto. La COMPRESSIONE del rachide avviene perché le forze applicate dalle mani devono essere controbilanciate dalla colonna vertebrale.
Quando il rachide si comprime, il cuscinetto intervertebrale può esercitare una forte pressione sulle guaine che lo contengono. Con il perdurare dello sforzo si possono produrre disturbi e nei casi più gravi delle vere e proprie patologie (ernie discali).

La valutazione della esposizione al rischio da Sovraccarico Biomeccanico del Rachide in attività di Traino e Spinta può essere effettuata utilizzando i risultati di una larga serie di studi di tipo psicofisico basati sullo sforzo-fatica percepiti efficacemente sintetizzati da SNOOK e CIRIELLO (1991). Gli studi partono dalla scomposizione del movimento complessivo in azioni elementari che sono:

  • azioni di spinta
  • azioni di mantenimento
Traino e Spinta - Consulenza Di Benedetto

L'Indice di Traino o Spinta è anch'esso un indicatore sintetico del rischio ed è valutato rapportando lo sforzo limite raccomandato con quello effettivamente movimentato. Quanto più è alto il valore, tanto maggiore è il fattore di rischio. Per ciascun tipo di azione la valutazione del rischio avviene per diversi percentili di "protezione" della popolazione sana, considerando le caratteristiche dell'operatore per sesso, nonché per le caratteristiche dell'azione effettuata come la frequenza, l'altezza da terra, la distanza di trasporto. Per le azioni di tirare o spingere, svolte con l'intero corpo, la procedura per il calcolo dell'Indice di Rischio fornisce il valore della forza limite raccomandata, rispettivamente nella fase iniziale e poi di mantenimento dell'azione. Per le azioni di trasporto fornisce, invece, i valori limite di riferimento del peso raccomandato.

I valori limite sono forniti in funzione dei vari parametri caratteristici e si riferiscono a quei valori che tendono a proteggere il 90% delle rispettive popolazioni adulte sane, maschili e femminili. Individuata la situazione che meglio rispecchia il reale scenario lavorativo in esame, in relazione che si voglia proteggere una popolazione solo maschile o anche femminile, si estrapola il valore raccomandato (di peso o di forza) e rapportandolo con il peso o la forza effettivamente azionati ponendo questa al numeratore (il valore raccomandato al denominatore) si ottiene così un indicatore di rischio del tutto analogo a quella ricavato con la procedura di analisi di azioni di sollevamento. La quantificazione delle forze effettivamente applicate richiede il ricorso ad appositi dinamometri da applicare alle reali condizioni operative sul punto di azionamento dei carrelli manuali. E' importante eseguire le misure con le stesse velocità ed accelerazioni impiegate o impiegabili nella realtà dal personale addetto. Qualora le forze applicate non risultino in sintonia con le dotazioni e i percorsi, sarà necessario intervenire rapidamente sugli addetti mediante formazione specifica che riconducendosi ai principi della "cinematica" ed "ergonometria" introduca un corretto comportamento motorio. Come indice di esposizione della movimentazione viene considerato il più alto riscontrato nelle due azioni in cui è stata scomposta (forza iniziale o di mantenimento).

LA METODOLOGIA

La valutazione del rischio è affidata al Metodo UNI ISO 11228-2 e deve essere effettuata con l'ausilio di un dinamometro che permette di misurare le forze applicate durante la movimentazione. Le due forze da misurare sono quella massimale (che tipicamente è applicata per mettere in movimento il carico) e quella media di mantenimento (che serve a mantenere il carico in movimento). Le fasi della nostra consulenza sono brevemente elencate di seguito:

  • Sopralluogo per il recupero dei dati della organizzazione del lavoro, movimentazione e forze esercitate;
  • Individuazione dei compiti lavorativi coinvolti nelle varie movimentazioni;
  • Utilizzo del Dinamometro DIN Ergo 81-08 Pro-X per la misurazione delle forze esercitate durante la movimentazione;

La misurazione deve avvenire nelle stesse condizioni di lavoro abituali e, onde evitare imprecisioni dovute alla diversa utilizzazione dei carichi, deve essere effettuata più volte, possibilmente da lavoratori diversi. Oltre alla forza esercitata, è necessario considerare:

  • la tipologia di movimentazione: traino o spinta
  • l'altezza delle mani
  • la distanza percorsa in metri lineari di spinta o traino;
  • la frequenza delle azioni di spinta/traino, sia iniziale sia di mantenimento
  • la popolazione lavoratrice.

Dopo la fase di sopralluogo, sono eseguite le elaborazioni dei dati recuperati tramite il Software OSTools Power Edition per il recupero dei dati relativi alla Forza di Picco e Forza di Mantenimento. Nello specifico, sono effettuate le seguenti fasi:

  • Elaborazione degli indici di rischio per le forze di picco e di mantenimento per la popolazione lavoratrice esposta;
  • Elaborazione del piano di miglioramento volto alla riduzione del rischio;
  • Elaborazione del Documento di valutazione del rischio e condivisione dei risultati.

La norma UNI ISO 11228-2 propone anche un secondo livello di indagine che risulta essere molto laborioso. La stessa norma ricorda che "... può essere sufficiente eseguire il metodo 1, agendo in modo appropriato, o adottare soluzioni pratiche per assicurare che il livello complessivo di rischio sia basso". Analogamente ad una altra metodologia, il Metodo OCRA, l'approccio che si utilizza normalmente nella valutazione dell'esposizione al rischio per attività di traino e spinta è analogo a quello della Check List OCRA per i movimenti ripetuti: individuare il livello di rischio ed intervenire. Per il traino e spinta, anche grazie ai nuovi dinamometri elettronici, l'intervento è possibile e risulta in molti casi anche più economico rispetto ad una valutazione con il metodo 2. Tutto ciò, salvo quei casi in cui si dovesse procedere ad una analisi approfondita del nesso tra insorgenza di una malattia a carico del rachide e compiti lavorativi svolti.

IL DINAMOMETRO DIN ERGO 81-08 PRO-X CON REGISTRAZIONE DEI DATI

Le forze che devono essere superate sono le forze di attrito e le forze di inerzia. L'attrito dipende dalla geometria e dalla natura delle superfici a contatto. L'inerzia non dipende dall'attrito, ma dalla massa e dall'accelerazione che noi imprimiamo all'oggetto. L'utilizzo del dinamometro diventa allora fondamentale per la misurazione delle forze esercitate. A differenza di una comune bilancia, che misura solo le forze di compressione derivanti dal peso di un oggetto o dal nostro corpo, il dinamometro è in grado di misurare le forze esercitate in qualunque direzione. La caratteristica principale dei dinamometri elettronici della serie DIN ERGO 81-08 PRO-X da noi realizzati è quello di riuscire a registrare il tracciato delle forze esercitate ed, eventualmente, associarlo ad un filmato del compito lavorativo.
I vantaggi che ne derivano sono molteplici e i principali sono i seguenti:

Dinamometro traino e spinta DIN-ERGO 81-08 PRO-X
  • 1) i dati registrati costituiscono un prova inconfutabile delle reali forze esercitate durante la movimentazione
  • 2) l'analisi del tracciato delle forze permette di individuare istantaneamente le criticità della movimentazione e di intervenire efficacemente nella riprogettazione
  • 3) l'utilizzo del software dedicato permette di effettuare in tempi brevi l'analisi del compito e di emettere il documento di valutazione del rischio specifico.
Questi vantaggi hanno permesso a decine di aziende di ridurre l'esposizione al rischio con semplici interventi come la rimozione di ostacoli, l'eliminazione delle disconnessioni del pavimento, l'eliminazione di curve nei percorsi, l'adeguamento delle ruote, e così via.

STUDIARE IL PERCORSO

Una fase importante nella valutazione del rischio nelle attività da traino e spinta è quella dell'analisi del percorso. Molto spesso, infatti, i fattori di rischio derivano dalla presenza di caratteristiche sfavorevoli nel tragitto che il lavoratore deve effettuare. Anche in relazione al peso del carico movimentato, molto spesso le disconnessioni nel pavimento rappresentano una criticità. Tra le principali ricordiamo:

  • presenza di dossi o cunette
  • presenza di salite o discese
  • presenza di ingombri
  • pavimentazione non regolare
  • superamento di soglie
  • operazioni di precisione

I VALORI LIMITE DELLA FORZA DINAMOMETRO NELLE AZIONI DI SPINTA

Di seguito sono riportati i valori limite raccomandati per le Azioni di Spinta. Sono riportate le forze massime iniziali (FI) e di mantenimento (FM), espresse in chilogrammi (Kg), raccomandate per la popolazione lavorativa adulta sana in funzione di:

  • sesso
  • distanza di spostamento
  • frequenza di azione
  • altezza delle mani da terra
Snook e Ciriello - AZIONI DI SPINTA - POPOLAZIONE MASCHILE
DISTANZA 2 metri 7,5 metri 15 metri 60 metri
Azione ogni: 6s 12s 1m 5m 30m 8h 15s 22s 1m 5m 30m 8h 25s 35s 1m 5m 30m 8h 2m 5m 30m 8h
Altezza delle mani  
145cm F I 20 22 25 26 26 31 14 16 21 22 22 26 16 18 19 20 21 25 12 14 14 18
  FM 10 13 15 18 18 22 8 9 13 15 16 18 8 9 11 13 14 16 7 8 9 11
95cm F I 21 24 26 28 28 34 16 18 23 25 25 30 18 21 22 23 24 28 14 16 16 20
  FM 10 13 16 19 19 23 8 10 13 15 15 18 8 10 11 13 13 16 7 8 9 11
65cm F I 19 22 24 25 26 31 13 14 20 21 21 26 15 17 19 20 20 24 12 14 14 17
  FM 10 13 16 18 19 23 8 10 12 14 15 18 8 10 11 12 13 15 7 8 9 10
Snook e Ciriello - AZIONI DI SPINTA - POPOLAZIONE FEMMINILE
DISTANZA 2 metri 7,5 metri 15 metri 60 metri
Azione ogni: 6s 12s 1m 5m 30m 8h 15s 22s 1m 5m 30m 8h 25s 35s 1m 5m 30m 8h 2m 5m 30m 8h
Altezza delle mani  
145cm F I 14 15 17 20 21 22 15 16 16 18 19 20 12 14 14 15 16 17 12 13 14 15
  FM 6 8 10 11 12 14 6 7 7 8 9 11 5 6 6 7 7 9 4 4 4 6
95cm F I 14 15 17 20 21 22 14 15 16 19 19 21 11 13 14 16 16 17 12 13 14 16
  FM 6 7 9 10 11 13 6 7 8 9 9 11 5 6 6 7 8 10 4 4 5 6
65cm F I 11 12 14 16 17 16 11 12 14 16 16 17 9 11 12 13 14 15 10 11 12 13
  FM 5 6 8 9 9 12 6 7 7 8 9 11 5 6 6 7 7 9 4 4 4 6

I VALORI LIMITE DELLA FORZA DINAMOMETRO NELLE AZIONI DI TRAINO

Di seguito sono riportati i valori limite raccomandati per le Azioni di Traino. Sono riportate le forze massime iniziali (FI) e di mantenimento (FM), espresse in chilogrammi (Kg), raccomandate per la popolazione lavorativa adulta sana in funzione di:

  • sesso
  • distanza di spostamento
  • frequenza di azione
  • altezza delle mani da terra
  • Snook e Ciriello - AZIONI DI TRAINO - POPOLAZIONE MASCHILE
    DISTANZA 2 metri 7,5 metri 15 metri 60 metri
    Azione ogni: 6s 12s 1m 5m 30m 8h 15s 22s 1m 5m 30m 8h 25s 35s 1m 5m 30m 8h 2m 5m 30m 8h
    Altezza delle mani  
    135cm F I 14 16 18 19 19 23 11 13 16 17 18 21 13 15 15 16 17 20 10 11 11 14
      FM 8 10 12 15 15 16 6 8 10 12 12 15 7 8 9 10 11 13 6 6 7 9
    90cm F I 19 22 25 27 27 32 15 18 23 24 24 29 18 20 21 23 23 28 13 18 16 19
      FM 10 13 16 19 20 24 6 10 13 16 16 19 9 10 12 14 14 17 7 9 10 12
    60cm F I 22 25 28 30 30 36 18 20 26 27 28 33 20 23 24 26 26 31 15 18 18 22
      FM 11 14 17 20 21 25 9 11 14 17 17 20 9 11 12 15 15 18 8 9 10 12
    Snook e Ciriello - AZIONI DI TRAINO - POPOLAZIONE FEMMINILE
    DISTANZA 2 metri 7,5 metri 15 metri 60 metri
    Azione ogni: 6s 12s 1m 5m 30m 8h 15s 22s 1m 5m 30m 8h 25s 35s 1m 5m 30m 8h 2m 5m 30m 8h
    Altezza delle mani  
    135cm F I 13 16 17 20 21 22 13 14 16 18 19 20 10 12 13 15 16 17 12 13 14 15
      FM 6 9 10 11 12 15 7 8 9 10 11 13 6 7 7 8 9 11 5 5 5 7
    90cm F I 14 16 18 21 22 23 14 15 15 19 20 21 10 12 14 16 17 18 12 13 14 16
      FM 6 9 10 11 12 14 7 8 9 10 10 13 5 6 7 8 9 11 5 5 5 7
    60cm F I 15 17 19 22 23 24 15 16 17 20 21 22 11 13 15 17 18 19 13 14 15 17
      FM 5 8 9 10 11 13 6 7 8 9 10 12 5 6 7 7 8 10 4 5 5 6

    I VALORI LIMITE DELLA FORZA NELLE AZIONI DI TRASPORTO IN PIANO

    Di seguito sono riportati i valori limite raccomandati per le Azioni di Traino. Sono riportate le forze massime iniziali (FI) e di mantenimento (FM), espresse in chilogrammi (Kg), raccomandate per la popolazione lavorativa adulta sana in funzione di:

  • sesso
  • distanza di spostamento
  • frequenza di azione
  • altezza delle mani da terra
  • Snook e Ciriello - AZIONI DI TRASPORTO IN PIANO - POPOLAZIONE MASCHILE
    DISTANZA 2 metri 7,5 metri 15 metri
    Azione ogni: 6s 12s 1m 5m 30m 8h 15s 22s 1m 5m 30m 8h 25s 35s 1m 5m 30m 8h
    Altezza delle mani  
    110cm 10 14 17 19 21 25 9 11 15 17 19 22 10 11 13 15 17 20
    80cm 13 17 21 23 26 31 11 14 18 21 23 27 13 15 17 20 22 26
    Snook e Ciriello - AZIONI DI TRASPORTO IN PIANO - POPOLAZIONE FEMMINILE
    DISTANZA 2 metri 7,5 metri 15 metri
    Azione ogni: 6s 12s 1m 5m 30m 8h 15s 22s 1m 5m 30m 8h 25s 35s 1m 5m 30m 8h
    Altezza delle mani  
    110cm 11 12 13 13 13 18 9 10 13 13 13 18 10 11 12 12 12 16
    80cm 13 14 16 16 16 22 10 11 14 14 14 20 12 12 14 14 14 19

    TRAINO E SPINTA - LETTURA ED INTERPRETAZIONE DELL'INDICE DI ESPOSIZIONE AL RISCHIO

    Snook e Ciriello - Lettura e interpretazione dell'indice di esposizione

    L'applicazione alle singole operazioni di spostamento e traino della metodologia analitica sin qui seguita, fornisce per ciascuna un indicatori sintetico di rischio. Tali indicatori non sono altro che il rapporto tra il peso (la forza) effettivamente movimentato nella specifica situazione lavorativa e il peso (la forza) raccomandato per quell'azione. Sulla scorta dei risultati (indicatori) ottenuti è possibile individuare tutte le attività e quindi le aree dove vengono svolte, maggiormente richiedenti interventi di bonifica a carattere protezionistico-preventivo.
    Snook e Ciriello - Valutazione del Rischio
    L'indice sintetico di rischio è 0,75 (ravvisabile come area verde) la situazione è accettabile e non è richiesto alcuno specifico intervento
     
    L'indice sintetico di rischio è compreso tra 0,76 e 1,25 (ravvisabile come area gialla) la situazione si avvicina ai limiti, una quota della popolazione (stimabile tra l'11% e il 20% di ciascun sottogruppo di sesso ed età) può essere non protetta e pertanto occorrono cautele, anche se non è necessario un intervento immediato. E' comunque consigliato attivare la formazione e la sorveglianza sanitaria dei personale addetto. Laddove ciò sia possibile, è preferibile procedere a ridurre ulteriormente il rischio con interventi strutturali ed organizzativi per rientrare nell'area verde. (indice di rischio £ 0,75)
     
    L'indice sintetico di rischio è > 1,25 (ravvisabile come area rossa) La situazione può comportare un rischio per quote rilevanti di soggetti e pertanto richiede un intervento di prevenzione primaria. Il rischio è tanto più elevato quanto maggiore è l'indice e con tale criterio dovrebbe essere programmata la priorità degli interventi di bonifica
     
    L'indice sintetico di rischio è maggiore di 3 (ravvisabile come area viola) Per situazioni con indice maggiore di 3 vi è necessità di un intervento immediato di prevenzione; l'intervento è comunque necessario e non a lungo procastinabile anche con indici compresi tra 1,25 e 3